E. ha detto...

dossier le storia del budda

Una lotta continua

è da circa 8 mesi che ho conosciuto la pratica. Avevo alle spalle un passato di tormenti e pianti, collera e sofferenza e non capivo quello che volevo dalla vita, da me stessa..ma soprattutto non capivo perchè stavo vivendo ancora.

Nel mio passato sono state innumerevoli le persone che si sono prese gioco di me, della mia fragilità, della mia sensibilità..eppure io non me ne accorgevo e mi concedevo donando loro tutto l'affetto e le attenzioni che potevo dare.
Ho sempre messo “gli altri” prima di “me” ma nel modo sbagliato.
L'unica persona per la quale provavo risentimento ero io.
Io, che non ero capace di farmi amare;
io, che non ero capace di proteggermi dalle persone che mi usavano quotidianamente;
io, che ero da sola e non avevo nemmeno il coraggio di farla finita.

Conclusa la relazione con una persona che da tantissimi anni mi faceva soffrire, decisi di vedere quanto profondo fosse il mare dell'inferno, e iniziai a farmi del male, pensando così di riuscire in questo modo a trovare la mia giusta dimensione.
Mi riempivo la testa di distrazioni, sfruttavo tutte le mie forze per raggiungere obiettivi assurdi, …. e in tutto questo non mi accorgevo che mi stavo distruggendo.
Il mio corpo era irriconoscibile, non riuscivo più a mangiare e non avevo forze.
Le lacrime che di continuo mi scendevano dagli occhi ormai stanchi, avevano lasciato il segno indelebile sul mio volto, e dentro di me.. solo l'eco del vuoto.
Quante sono state le volte che distendendomi nel letto, speravo di non risvegliarmi più. Quante sono state le volte che tentavo di far finire il mio tormento.
Ma la verità è che non ci riuscivo e davanti a questo ennesimo fallimento, cadevo ancora più giù.

Una mattina mi alzai un po' prima del solito e iniziai a riflettere su quella che era la mia vita, e decisi che se non avevo neppure il coraggio di porre fine alla mia esistenza, allora era il caso di renderla diversa perchè in quei panni non ci stavo bene. Non più.

Decisi di reagire, e a tutt'oggi non so spiegare dove trovai la forza per farlo, ma piano piano era come se si fosse accesa una piccolissima luce dentro di me, che era ancora molto lontana dal potermi illuminare, ma che se alimentata nel modo giusto, forse sarebbe diventata bellissima.
Iniziai a prendermi cura di me stessa, ricominciai a mangiare un po' di più fino a tornare del giusto peso, e ricominciai ad uscire con le amiche.
Iniziavo a volermi bene e la cosa era piacevole!
Il mio desiderio era riuscire ad avere fiducia di me stessa ed essere serena.
Conobbi la pratica quasi un anno dopo, e da lì ho iniziato un percorso tortuoso che mi ha fatto arrivare fino a qui.
Ho rivalangato le mie sofferenze, e piangevo senza sapere il motivo.
Sono riuscita a perdonare le persone che mi hanno segnata e soprattutto sono riuscita a perdonare me stessa per aver lasciato che queste persone si prendessero gioco di me.
Ho capito che ero io a creare il mio ambiente ed ero sempre io che attiravo quel genere di situazioni.
Ora sono molto cambiata in questo senso anche se ho ancora molti problemi irrisolti che devo trasformare per essere davvero serena.
Nonostante questo sia per me un periodo di grandi cambiamenti e difficoltà, e nonostante ci siano momenti in cui mi sembra di essere arrivata ad un vicolo cieco, mi metto a praticare e mi sento meglio,..i problemi ci saranno sempre ma con il Daimoku li si riesce a superare con più serenità ed armonia.
Auguro a tutti di poter fare del Daimoku una forza per superare e trasformare le avversità e gli ostacoli, e sottomettere quel grande demone che è dentro ad ognuno di noi e che spesso, come me in questo momento, non fa vedere la luce.

Un grande bacio E.

(Commento del 4 marzo 2012)
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